RAZIONALISMO A COMO

RAZIONALISMO A COMO, CON NATALI IN BRIANZA

La zona dove ha sede AB Italia, Cantù, è da sempre patria di cultura del mobile ed è collocata all’interno dell’area di Como e del suo lago, area che non è solo legata alla storia del design o alla frequentazione di un certo “bel mondo”, a straordinarie location cinematografiche o a summit internazionali di finanza ed economia, ma anche a importanti movimenti architettonici internazionali.

Como è stata, infatti, uno dei poli del razionalismo europeo, un movimento che ha avuto in Giuseppe Terragni una delle sue figure più importanti.

L’architettura razionalista nasce in Germania ed è caratterizzata da un forte legame tra forma, funzione e sintesi, rifuggendo il mero decoro.
ll Razionalismo Italiano nasce, invece, nel 1927 grazie ad un gruppo di architetti provenienti dal Politecnico di Milano, tra cui proprio il citato Giuseppe Terragni, che insieme formarono il “Gruppo 7”, movimento costituito ufficialmente solo più tardi con il nome MIAR (Movimento Italiano per l’Architettura Razionale).
Dei 7 fecero parte, oltre a Terragni, Luigi Figini, Guido Frette, Sebastiano Larco, Gino Pollini, Carlo Enrico Rava e Ubaldo Castagnoli, che lasciò quasi subito il posto ad Adalberto Libera.
Il Razionalismo Italiano raccoglie l’estetica propria delle avanguardie europee, cercando di mediarla con l’auto-rappresentazione del regime fascista.

Il MIAR che comprendeva una cinquantina di architetti, invece, si formò di fatto dopo la l’Esposizione italiana di architettura razionale, organizzata a Roma.

Il più attento e sensibile tra i giovani interpreti del movimento Razionalista fu proprio Giuseppe Terragni, nato in Brianza, poco lontano da Como.
Di lui, nella città lombarda, si ricordano soprattutto la Casa del Fascio, dalla struttura geometrica, e il famoso Novocomum, dai chiari rimandi al Costruttivismo sovietico.
La sua presenza sul territorio e la sua personalità hanno sicuramente influenzato, per un discreto periodo, la visione dell’architettura e la progettualità di molti giovani architetti.

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